Powered by Taishart
Photos: Nanni Angeli
All right reserved ©2014
Talea è una versione ‘extended play’ delle musiche a me più care, che hanno caratterizzato con continuità i tour intercontinentali 2015/16. L’ossatura del lavoro è basata sui concerti in Giappone, Brasile e Australia, con parti estratte da esibizioni negli Stati Uniti e in Turchia. Oltre alle esibizioni nei teatri di oltreoceano, c’è spazio anche per l’altra faccia della medaglia, quella dei clubs, contesti che permettono una maggiore intimità e sviluppo delle idee. Alcuni brani sono stati registrati in Italia, come testimonianza dei tour promossi da diverse associazioni culturali; poi ci sono le tracce del Museo Nivola e del Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola, un ritorno a casa che rappresenta un omaggio alla radice sarda e alla sua rivisitazione contemporanea. Rimane il rammarico di non aver potuto inserire le testimonianze dei concerti in Argentina, Uruguay e delle date in Africa (l’unico continente non presente in Talea).Questo doppio album – testimonianza di oltre 60 concerti, registrati su quattro canali (due dal mixer e due dalla ripresa di sala) – è umano, istintivo, immediato e imperfetto come tutti i live. Decidevo sul palco quale sarebbe stata la scaletta della serata, basata su oltre quattro ore di repertorio, per cui nessuna esibizione era uguale alla precedente, mutando profondamente a seconda delle latitudini e del contesto. L’improvvisazione costituisce il cuore pulsante di questo processo creativo, intesa come materiale di collegamento e come sviluppo delle strutture.Per la prima volta ho dato maggior risalto alla voce ed alla rivisitazione della musica sarda, aspetto che conferisce un carattere tridimensionale alla tessitura della chitarra orchestra.
Sintetizzando Talea è il punto di arrivo di una ricerca e convivenza ventennale, in cui ho abbracciato lo strumento come naturale propaggine delle mie idee musicali. La vera protagonista è la chitarra sarda preparata, immortalata in copertina tra le alghe e il legno consumato dal mare. È lei la Talea, ottenuta da mille spunti rubati che hanno trovato in questo strumento il terreno fertile per rinascere con un’altra forma, ripresa in un diario di viaggio in cui emerge senso di appartenenza e ricerca della diversità.
Sono felice di poterlo condividere con voi.
Paolo Angeli
PRIMAVERA ARABA
FEDERE