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Photos: Nanni Angeli
All right reserved ©2014
PAOLO ANGELI RADE ReR PA 14
Paolo Angeli, prepared sardinian guitar vocals electronics
RADE
1 Ottava 5.30
2 Azhar 8.32
3 Baklawa 7.19
4 Pece 1.42
5 Mare Lungo 8.36
6 Secche 2.01
7 Tejalone 5.10
8 Rade 7.09
9 Niebla 2.31
Bonus track:
10 Andira 8.48
tot. 57.21
Music composed and arranged by Paolo Angeli © SIAE 2022
Ottava is inspired by Traditional Music (Aggius, Sardinia)
Baklawa’s coda is inspired by Oi lahanádes (Visílis Papazóglou)
Lyrics: Ottava and Andira are from the poem ‘Lu Pintimentu’ by Don Baignu Pes (1724-1795)
Rade Mare Lungo and Baklawa lyrics by anonymous Sardinian poets 1800s
Recorded at janeStudio (Cagliari) March 1-2 2022
No overdubs and no loops (except Ottava)
Sound Engineer Marti Jane Robertson
Recording Assistent Michelegiuseppe Rovelli
Editing Paolo Angeli
Mixing Marti Jane Robertson Paolo Angeli
Mastering Marti Jane Robertson – Studio La Giraffa
Photos Nanni Angeli
Artwork Manuche www.manuche.it
Produced by Paolo Angeli ℗ AnMa Productions
Distributed by ReR Megacorp rermegacorp@gmail.com and Goodfellas
Contacts
www.paoloangeli.com
AnMa Productions
booking@paoloangeli.com
“…Rade sono arrivi e partenze, nelle cale a ridosso, con il viso segnato dalla salsedine ed asciugato dal sole. Attese, calafataggio quando è necessario, piccole riparazioni alla coperta, incontri fugaci, radioline analogiche. E poi carte nautiche piegate male e sporche di caffè, rotte immaginarie, in un mediterraneo navigato rada per rada, trovando nei porti e nelle insenature la protezione dalle mareggiate …”
Rade è un arrivo inaspettato, come un raggio di sole nella stagione delle piogge.
La sintesi discografica compiuta da Paolo Angeli, segue a distanza di un anno il successo di critica dell’album Jar’a.
Se quest’ultimo contemplava la Sardegna più ancestrale, in Rade il musicista sardo cambia rotta e affronta il Mediterraneo ‘vis a vis’, in una navigazione che ci trascina nell’atmosfera meticcia dei porti del mare nostrum.
Il concept album è la sintesi di venticinque anni di convivenza di Paolo con la sua chitarra orchestra, spinta al limite delle potenzialità timbriche espressive, ma a tessere la narrazione è la voce, nasale e dal sapore sardo-iberico, che si affida alle quartine dei poeti galluresi e logudoresi del 1700 e ‘800.
La musica di Rade affiora come un relitto carico di memoria, avvolto da luce accecante, il mare lungo è una superficie in argento, il canto sardo si fonde e confonde con sonorità che evocano una preghiera laica.
Le composizioni divengono luoghi utopici di transito, paesaggi onirici abbozzati con la stilografica, aree protette dalla furia della tempesta, che riconducono all’illusione del miraggio.
Il mare è il magma che unisce le latitudini delle terre emerse, isole musicali sospese tra popolare e contemporaneo, tra pulsazioni balcaniche, arcate mediorientali, adagi desert nord africani, citazioni di Rebetiko e memorie delle avanguardie storiche, reminiscenze flamenche, fraseggi dissonanti, crescendi epici art-rock e convergenze in squarci di liricità.
Rade è il mosto del secolo scorso, dimenticato nella cambusa, invecchiato, che lascia nei bicchieri di vetro il tannino, per abbandonarsi al ricordo di visioni leggere imbalsamate dalla salsedine.
La luce del mediterraneo entra nelle nostre case, con la forza dirompente di un’avanguardia mediterranea trasmessa oralmente da un Caronte gioioso che, immaginando un mare che non conosce frontiere, si esprime con mille lingue, le usa per un attimo e poi le getta via. “… E maglie a righe fuori dal tempo per rinnovare, ancora una volta, nel rituale dell’ascolto di un disco, la necessità di gioia…”
Annunciato per il 27 maggio il lancio dell’album Rade, il quattordicesimo prodotto da Paolo Angeli per la ReR Megacorp in collaborazione con la AnMa productions, è distribuito da Goodfellas.
Angeli rivendica la scelta dell’importanza del supporto fisico e dell’ascolto rituale di un disco. Inoltre, per contrapporsi allo sfruttamento delle grandi corporazioni del digitale, la distribuzione online sarà disponibile tre settimane dopo la produzione dell’album.