Domenica 3 novembre Paolo Angeli e Jabel Kanuteh si sono esibiti In diretta dalla Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, Roma (In collaborazione con la Presidenza della Repubblica e con Rai Quirinale).
Tra due sponde del mediterraneo – concerto suddiviso nella formula Solo/Solo/Duo – è stato un viaggio musicale emozionante tra la Sardegna e il Gambia.
Tra due sponde del mediterraneo. Con il mare quale elemento di unione si presenta il duo composto da Paolo Angeli e Jabel Kanuteh per i concerti al Quirinale, una produzione di Radio3 in collaborazione con Rai-Quirinale e con la Presidenza della Repubblica. Il concerto è stato trasmesso domenica 3 novembre alle ore 11,50 in diretta su Radio 3 e attraverso i collegamenti Euroradio in molti paesi d’Europa.
Paolo Angeli e Jabel Kanuteh propongono un concerto a due voci in cui le melodie tradizionali del Gambia si confrontano con quelle della Sardegna all’insegna dell’improvvisazione libera. Alla base abbiamo il racconto dell’abbandono della terra di origine, una fuga, ora gioiosa, ora dolorosa, che ha determinato i tratti somatici della loro contemporaneità. Il viaggio a ritroso nella memoria – un elemento naturale dell’essere umano, la cui voglia di avventura alimenta la curiosità del conoscere – è compiuto in solo dai due strumentisti e approderà nella parte finale alla formula del duo. Un concerto unico, con il mare come tratto di unione spirituale, che mette l’accento sul dramma quotidiano dell’emigrazione e che trova nella musica un ponte ideale per annullare i confini tra le due sponde del Mediterraneo.
Jabel Kanuteh SOLO kora e voce
Hadamading yaa kano (Amore per l’umanità) Suite “Come esseri umani dobbiamo amarci e mostrare compassione verso gli altri. Senza amore l’umanità non ha futuro”.
Paolo Angeli SOLO chitarra sarda preparata, voce
S’Û – Suite “…Soltanto il mare che non conoscevamo poteva proteggerci, i barbari di settentrione lo temevano (…) dopo tre giorni e tre notti di mare tumultuoso (…) S’u la giovane (…) recise la corda e ci affacciammo alla luce (…). Cercammo di imparare a governare la nave (…) il mare saltò sul ponte, afferrò S’u e la portò via. S’u in silenzio sparì tra le onde…” Passavamo sulla terra leggeri Sergio Atzeni Due Tempi / Mancina / Vlora / Blu di Prussia / Andira (Paolo Angeli SIAE)